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lunedì 14 ottobre 2013
Giorno per giorno
La vera gioia emerge dal impegno per kosen rufu, nella pratica e nell'azione per la felicità propria e degli altri. La gioia più grande nella vita è data dal attività per kosen rufu che, con lo scorrere del tempo rimarrà incisa nella nostra memoria in tutto il suo splendore.
domenica 13 ottobre 2013
Corsico, Milano 23/06/2013
MEETING
GIOVANI NUOVI NELLA FEDE, INTERVENTO DI MARITA (RIPRODUZIONE FEDELE)
Destinatario
di questo Gosho è Nanjo Tokimitsu, un giovane di età e un giovane di fede
anche. Quindi un Gosho che al di là delle differenti età che ci sono presenti
qua, è un Gosho che abbiamo scelto proprio perché è adatto a chi è giovane
nella fede. Diamo un po’ una visione di insieme a questo Gosho. Questo Gosho ci
indica come relazionarsi tra persone. Noi vediamo Nichiren in relazione a
questo suo giovane discepolo. Il modo in cui Nichiren parla, viene definito da
Ikeda “un modo paterno”. Quando un adulto si relaziona a un giovane oppure ci
si relaziona tra persone e si vuol dare un consiglio, il rapporto deve essere
un rapporto di genitore. Il Buddha è un genitore che ama, tratta le persone con
amore. In questo Gosho noi sentiamo tutto l’amore di Nichiren verso questa
persona, questo ragazzo che è giovane nella fede. Quindi impariamo da questo Gosho
che le nostre relazioni, tra giovani e adulti oppure tra pari di età,
indifferentemente, devono essere relazioni dove passa il cuore, passa la
relazione profonda di amore per l’umanità, quella che il buddismo chiama
compassione. Il grande amore del Buddha.
Il
secondo elemento che ci serve a inglobare questo Gosho, e adesso noi ci
viaggeremo dentro, il secondo elemento è che qui Nichiren Daishonin spiega a
questo giovane come è la vita. Impariamo queste spiegazioni perché questa è veramente
la vita come ci viene spiegata dal Buddha originale. Nichiren ci dice come è la
vita, come va affrontata, ci spiega anche in base a come noi l’affrontiamo, se
l’affrontiamo da veri buddisti o non da veri buddisti, ci fa capire quali
conseguenze ci sono. Le nostre scelte personali non sono solo cosa nostra ma
sono una cosa che va a influenzare tutto l’ambiente che ho intorno a me. Questa
la visione di insieme.
Allora
andiamo a imparare, punto per punto, quali sono, qual’è la visione di Nichiren
e il commento di Ikeda su com’è la vita.
Punto
numero 2:
Voi
qui sentite parlare del re Bimbisara, sentite citare il demone del 6° cielo che
scende con i suoi eserciti etc etc…
Allora,
pensate, qui Nichiren sta dicendo a questo ragazzo: “ guarda che hai a che fare
nella vita con il male, hai a che fare con quella che il buddismo chiama
l’oscurità fondamentale nella vita". Esiste, esiste dentro di te, esiste
dentro le altre persone. L’oscurità fondamentale esiste. In questo Gosho per
spiegarlo cosa fa Nichiren, fa un’operazione da grande educatore: parte da
esempi, fa degli esempi. Nel testo integrale voi troverete molti esempi. Qui ce
n’è uno. Cita l’esempio di un re, siamo nell’antica India, cita l’esempio di un
re che si chiamava Bimbisara che aveva un figlio, Ajatashatru, di cui si parla
spesso nel buddismo. Allora, che cosa racconta qui Nichiren. Dice, questo re
Bimbisara era un grande devoto del buddismo, era un sostenitore, viveva ai
tempi del primo Buddha storico, Shakyamuni, era un gran sostenitore del Buddha
e lo aiutava nel propagare il buddismo. Quindi, dice Nichiren, sembrava una
cosa fatta. Il buddismo si sarebbe propagato in tutta l’India. Ma cosa succede?
Cosa spiega Nichiren? Cosa avviene allora? E qui vi leggo perché la descrizione
di quello che avviene è severa ma è vera, è reale perché così avviene, così si
incontra nella nostra vita praticando profondamente il buddismo.
Allora,
qui dice così Nichiren:
“Il
re demone del 6° cielo del mondo del desiderio, discese a Magadha, (in questo
regno) con il suo innumerevole seguito (c’ha tanti eserciti il demone) e si
impossessò dei corpi di Devadatta (che era un cugino di Shakyamuni, un grande
praticante), di Ajatashatru (il figlio del re), dei suoi sei ministri e di
altri, e questi, benché conservassero forma umana, esercitavano il potere del
re demone del 6° cielo. Erano più turbolenti, temibili e allarmanti di un
grande vento che abbatta alberi e piante. Di una burrasca che sollevi le onde
sul mare, di un grande terremoto che sconquassi la terra o di un grande fuoco
che divori una casa dopo l’altra."
Il
re demone entra in azione, entra…. Non dobbiamo immaginarlo come un diavolo,
così…. Non è questa visione di un diavolo, no di un diavolo, che esista un
diavolo no. E’ l’oscurità che è nella vita delle persone che viene accesa. Si
accende l’oscurità da uno all’altro. Prima Devadatta, Devadatta contagia
Ajatashatru, Ajatashatru contagia i ministri di suo papà e diventano quindi
nemici del Buddha.
Il
re demone è potente. Qui Nichiren dice al ragazzo: Stai attento, stai attento
che non è semplice. Stai attento che è una lotta dura. Il re demone ha una
strategia molto precisa, c’ha un grande seguito, c’ha, nel buddismo imparerete,
magari l’avete già incontrato, il re demone ha 10 eserciti…. Eserciti, ci fa
pensare ad una guerra. E’ guerra. E’ una guerra dentro l’animo. E’ una guerra
quando nell’ambiente incontriamo l’oscurità. Vi cito i 10 eserciti perché cosa
fa il demone? In ognuno di noi suono un tasto preferenziale, uno o due…. Quindi
fate i conti qual è il demone che risuona di più dentro la nostra vita. In
ordine di terribilità:
- Desiderio
- Tristezza:
pensate quante forme di depressione, tristezza ci sono
- Fame, Sete:
Il bisogno, la povertà. Pensate Ikeda nella proposta di pace che c’è su
questo numero come insiste sul risolvere la povertà. La persona che non
offre da mangiare e da bere eh, come fa a lottare?
- Attaccamento al piacere, attaccamento
- Sonno:
ci sono persone che quando iniziano, mi ricordo come tutti un enorme
sbadiglio no, mi ricordo i corsi a Trez, mi ricordo magari si spiegava e
si vedeva le persone che qualcuno proprio veniva attaccato dal demone del
sonno, gli veniva proprio un sonno pazzesco.
- La paura.
La paura, il contrario del coraggio, stabilisci di volare basso.
- Dubbio:
ce la farò, non ce la farò etc. etc…..
- La collera:
anche questa, la collera, uno degli eserciti del demone.
- Fama e guadagno: la fama, il potere, soldi, il potere etc….
Ed ultimo, pericoloso, pericolosissimo: Orgoglio e disprezzo per la gente. L’idea di mettersi al di sopra
degli altri e di voler dominare gli altri.
Ve
li ho detti così almeno sapete com’è organizzato. Il demone ha una grande
organizzazione.
Ikeda
spiega: ma come punta sto demone facendo ste cose qua? Ikeda dice, dentro il
cuore vuole spaccarci, dividerci. La persona che dentro ha il dubbio, dentro ha
l’incredulità, perde la propria unità interiore. Il demone crea divisione.
Pensate qui, il re Bimbisara, il figlio Ajatashatru si mette contro il padre.
Poi nella storia Ajatashatru si converte, è una bellissima storia quella di
Ajatashatru. Pensate anche l’esempio di Devadatta, un cugino di Shakyamuni, uno
dei migliori discepoli di Shakyamuni, colto, intelligente, la sapeva lunga, la
sapeva etc…. Devadatta entra in rotta di collisione con Shakyamuni. Causa
gelosia e invidia. E Ikeda spiega che quando il demone agisce vuole distruggere
le persone buone, le persone fiduciose, le persone integre. Ikeda sempre
spiega, il demone vuole dentro il cuore, derubarci del nostro potere di
decidere e di agire secondo coscienza. A pag. 54 Ikeda scrive “persino quando
Devadatta….guardate cosa avviene nella gente quando il demone è in azione nelle
persone…cosa succede, dice Ikeda: “Persino quando Devadatta assassinò la monaca
Uptalavarna e inflisse una ferita a Shakyamuni, facendolo sanguinare, nessuno
si schierò con il Buddha.” Terribile, terribile. La gente credente, praticante,
ha assistito a tutte queste malefatte di Devadatta e di Ajatashatru e la gente
a un certo punto, c’è nel testo integrale del Gosho, c’è scritto che la gente
diceva: ” no, stiamo zitti, tacciamo” si agitava, agitava le mani come a dire
stiamo buoni, stiamo zitti. E Ikeda dice: nessuno si schierò con il Buddha.
Allora Nichiren dice a questo giovane: oh, non farla facile, non farla
assolutamente facile. Ricorda che il demone del 6° cielo, l’oscurità
fondamentale è potente. Contagia il cuore delle persone. Anche delle buone
persone che hanno paura e non hanno difeso neanche il Buddha. Allora
severissimo questo atteggiamento. Allora, come continua Ikeda? Cosa fare
davanti a questo? Nichiren l’ha spiegato bene. Guarda che tu sei destinato a
incontrare la durezza dell’oscurità fondamentale. Allora cosa bisogna fare?
Bisogna lottare. La vita è lotta. Lotta contro l’oscurità fondamentale. Questo
Nichiren dice al ragazzo giovane nella fede. Ikeda dice compiamo sforzi
incessanti per rafforzare la nostra fede. Dice continuiamo a combattere lungo
la via della fede e della pratica. Combattere con la fede. Entriamo e
spacchiamo il linguaggio. Cosa vuol dire combattere con la fede, fede, fiducia
in che cosa? Perché noi dobbiamo possedere, avere molto chiaro qual’è l’essenza
del buddismo. Quale è stata la grande rivelazione del buddismo. In che cosa noi
dobbiamo avere fede. Perché Nichiren e Ikeda dicono ce la puoi fare, anche se
il demone è così potente, tu se hai fede ce la fai. Fede in che cosa? E qui
andiamo al cuore del buddismo, alla grande rivelazione del buddismo, la grande
scoperta diremo in termini molto secolari. La grande scoperta che il buddismo
ha fatto è che dentro questa vita, dentro tutti gli esseri viventi e dentro
tutto l’universo esiste uno strato ultimo della vita che è anomalo, diciamo
così, è diverso da tutto quello che ci sta sopra: paura, collera, limiti,
l’incredulità etc…. Questo ultimo strato della vita è felice, perfetto,
perfettamente dotato. Là dove Shakyamuni nel libretto del gongyo, lui la chiama
TERRA PURA. Una terra perfetta, meravigliosa,
ricca di gioielli. Quando Nichiren e Ikeda ci dicono tieni la fede, intendono
dirci non perdere di vista che tu dentro hai quella meraviglia, dentro hai quel
potere. Dentro hai quella grandezza.
Nichiren
dice che niente può superare il potere di Nam Myoho Renge Kyo perché questa
terra pura noi la viviamo con la preghiera, recitando Nam Myoho Renge Kyo.
E
ricordo una bellissima spiegazione di Ikeda che spesso negli Zandakai voglio
ricordare alle persone. Ikeda è un grande, ed è grande perché spiega le cose,
cos’è Nam Myoho Renge Kyo? Può essere un po’ difficile spiegare… Ikeda è un
maestro, proprio un maestro perché ricordo una spiegazione su un Buddismo e
Società di qualche hanno fa dove lui diceva ad un certo punto, un po’ comico
anche….”stai recitando-dice- bravo, bravo, molto bene, molto bene” e poi dice
di punto in bianco “ma cos’è quella frase che stavi recitando? Cos’è sta frase?
Cos’è Nam Myoho Renge Kyo?” E mi ricordo la fine della riga dove lui aveva
scritto:
“Rifletti!”
E
a capo ha iniziato una spiegazione di Nam Myoho Renge Kyo.
Ragazzi,
mi ha cambiato l’esistenza. Finalmente ho capito. Il maestro spiega una cosa
complicata in un modo elementare. Lui ha detto così: Nam Myoho Renge Kyo è
fatto di 2 parti. Nam - Myoho Renge Kyo. Cos’è Myoho renge kyo? Myoho renge kyo
è la tua terra pura, myoho renge kyo è la tua natura di Buddha. Myoho renge kyo
è la tua essenza illuminata. Il vero aspetto della tua vita. Myoho renge kyo è
quella terra. E poi, grande, esempio di genio e modernità dice che cos’è Nam?
Nam serve a connettersi. L’ha chiamato Elemento di connessione. Grande maestro.
Grande. Nam Myoho Renge Kyo. Infatti, rispetto all’oscurità fondamentale Nichiren
dice Nam Myoho Renge Kyo è una spada che taglia la testa del demone in sette
pezzi.
Quando
recitiamo, quando siamo davanti a un grande problema, quando dentro a questo
cuore c’è la difficoltà, quando il demone coi 10 eserciti si mette in
movimento, allora Nam Myoho Renge Kyo. Daimoku, daimoku. Noi siamo buddisti anzitutto
perché preghiamo. Quindi la vita, insegna Nichiren a questo ragazzo, è lotta
tra il demone e il Buddha. Ma dei due, attenzione, non sono due forze pari. Il Buddha
ha la forza incredibilmente più profonda. Il Buddha è la vita. Questo quando
recitiamo dobbiamo ricordarci davanti a ogni tipo di difficoltà.
Vado
a chiudere con il terzo punto sulla fede dove, bellissimo: che fede ci vuole?
Dice qua Nichiren. Vuoi avere la fede di un asino che raglia? Vuoi avere la fede
che è il versetto di una lepre? Oppure vuoi avere la fede di un drago, la fede
di una tigre? Infatti, dice Nichiren in un altro Gosho Nam Myoho Renge Kyo come
il ruggito di un leone. Fede ruggente. Fede messa in pratica. Non cedere nelle
persecuzioni. Dice: predicare il Sutra del Loto. Cioè predicare il santo che
predica e il santo che conclama con la vita, non con le parole e la teoria, con
la vita. Perché solo quando nella vita sperimentiamo, riusciamo a trasmettere
Nam Myoho Renge Kyo.
Infine,
fede che porta alla felicità. Perché Nichiren dice “bene, in mezzo a queste
persecuzioni, oh come sono felice perché il Buddha si sveglia, la buddità si
sveglia e si riesce ad essere felici addirittura in mezzo alle persecuzioni.”
Concludo
con questa frase bellissima presa dalla saggezza del sutra del loto e racchiude
il succo di quello che abbiamo detto fino ad adesso:
“la
pratica del buddismo, in fondo, è una lotta senza fine, un’eterna lotta fra il
bene e il male, l’oscurità e l’illuminazione, la felicità e l’infelicità, la
pace e la guerra, la creazione e la distruzione, l’armonia e il disaccordo.
Questo è il vero aspetto dell’universo. Perciò l’unica strada, l’unica
alternativa è lottare e vincere. Per questo motivo il Buddha viene chiamato
anche il vittorioso. Vinciamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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